Il progetto Anticopyrightpedia…
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1) FORUM di discussione e segnalazione delle proprie opere (testi, immagini, video, musica, invenzioni e quant’altro) per autori o anche semplici sostenitori del Pubblico Dominio Antiscadenza (PDA);
2) INGRESSO LIBERTARIO, lo spazio online sotto PDA dove tutti possono partecipare pubblicando un proprio intervento inviandolo a info@anticopyrightpedia.org.
“I 5 postulati dell’anarchia euclidea” di Altipiani azionanti
1. Postulato dell’errore:
“Tra due divieti qualsiasi è possibile tirare una sola conclusione” (= entrambi sbagliati)
2. Postulato della trasgressione:
”Si può prolungare un comportamento oltre i due divieti indefinitamente” (trasgredendoli)
3. Postulato dell’alternativa:
“Dato un divieto e una opposizione, è possibile descrivere un’alternativa”
4. Postulato della certezza:
“Tutti gli inetti sono uguali”
5. Postulato dei ragionamenti e delle palle roteanti:
“Se un conservatore che incontra due anarchici determina nello stesso tempo giramenti di palle minori a due rotture di coglioni, prolungando i ragionamenti, essi si incontreranno dalla parte dove i giramenti di palle sono minori di due rotture”
Altipiani azionanti
Intervento pubblicato il 24 09 2010 su forum…
Intervento pubblicato il 24/09/2010 su forum.politicainrete.net
L’anarchismo non è solo una ideologia bensì un organismo vivente fatto da tanti soggetti che scelgono di rapportarsi tra di loro su argomenti e fatti che si possano gestire a livello personale (principio libertario di autogoverno) e soprattutto che siano suscettibili di migliorie. Il cosiddetto “libero mercato” moderno http://exness-trade.com.br/download“potere” e ciò non può essere, non dico accettato, ma neanche tollerato dagli anarchici. Su come si possa meglio realizzare l’economia di un mercato in una società anarchica, piccola o grande che essa sia, è un fatto ancora tutto da vedere e verificare, ma di sicuro qualunque attività economica ha bisogno di rendersi compatibile con il principio di una gestione che parta da livelli individuali e locali, che si estenda poi, nel limite del possibile, anche a livelli più ampi e generalizzati.
Su Anarchopedia dico solo che non faccio più parte del Collettivo semplicemente perché in diverse occasioni non ho condiviso un certo clima di intolleranza e di “bandiera” che hanno caratterizzato certe discussioni e la creazione di INGRESSO LIBERTARIO si è resa necessaria per poter continuare, pur tuttavia e sperimentalmente, un rapporto di collaborazione in un ambito che condivido (l’anarchia) e in un clima di maggiore tolleranza e partecipazione nel provare veramente a gestire una propria cosa come se fosse terreno di tutti e viceversa. Quindi, a chiunque voglia parteciparvi, prego solo di lasciare fuori appartenenze, battibecchi e ipocrisie. Grazie.
Altipiani azionanti.
“La questione” di Esuviana
bisognerebbe aprire certe porte
scoprire l’inguine spruzzato invano
tra le spirali del dormiveglia una vecchia meretrice
sbadiglia
fulgore di brace
usurpato corpo di brace
sogno tiepido e zuccheroso
apro gli occhi
ci sono certe bestioline dai contorni fastosi
e nessuno le vedesenza alcun cedimento
senza alcuna intenzione di crollare
cavalcava seduta sui suoi fianchi
mescolava la sua tenera peluria alla
ruvida boscaglia
la vellutata volta
lasciava una scia umida sul mare
ma il telefono nel meriggio di fragorosa pioggia
a che serve?
bisognerebbe socchiuderle certe porteEsuviana
Nel 2006 è uscito il film documentario …
Nel 2006 è uscito il film documentario “Non son l’un per cento” di Antonio Morabito in coproduzione Randal Film, Dream Film, Ila Palma e di cui si legge una recensione sul sito internet del cineclandestino.
Non potendo scaricare il film gratuitamente dalla rete, ho voluto commentare questa recensione riproponendo la questione delle opere anarchiche legate al prezzo di vendita o come in questo caso di visione e ribadendo l’assoluta esigenza di gratuità di tutte le opere a contenuto anarchico. Film come questi (ma lo stesso vale per tutte le altre pubblicazioni anarchiche di tutti i tipi e di tutti i tempi) dovrebbero essere condivisi anche gratuitamente sul [[P2P]] di Emule (che poi è quanto di più anarchico ci sia nella rete) e lancio pertanto un appello a tutti i compagni anarchici autori/editori di testi, film e quant’altro invitandoli a condividere in rete i loro materiali in P2P, ribadendo l’assoluta esigenza di rendere le opere di contenuto e/o di autore anarchico disponibili a tutti almeno in internet…come Pubblico Dominio Anarchico. Esisteva in youtube solo un trailer pubblicato da RANDAL96 del film di Morabito, ma ora ho visto che ha provveduto a pubblicare l’intero film. Grazie.
Altipiani azionanti
“ANARCHIA AUSTERA” di Barabbaftw
Anarchia nn è mancanza d’ordine,bensì mancanza di potere,di autorità.
Gli anarchici sono contro QST’ORDINE,che è l’ordine della distruzione,l’ordine delle torture spacciate x missioni umanitarie,l’ordine delle guerre,l’ordine delle divise.
L’anarchia è 1 delle infinite forme che la ribellione contro il potere costituito ha preso corso nella storia,con 1 differenza xò,gli altri movimenti si proponevano di abbattere il sistema che avevano di fronte x sostituirlo con un altro diverso nella forma,ma nella sostanza irrimediabilmente simile.Sarebbe stupido(6 stupido?)che l’anarchia nn sia realizzabile solo xkè la propaganda autoritaria la spaccia 24ore su 24 qst menzogna.In realtà l’anarchia è costantemente presente nella società(è in perenne conflitto con l’autoritarismo che purtroppo è molto più potente).
Originariamente le società umane erano proprio senza Stato,funzionavano lo stesso e forse anche meglio di qll attuale.La specie umana ha vissuto la maggior parte della propria esistenza in società senza Stato,intendi??
Lo stato,con la censura,la sorveglianza,la polizia,cerca di ostacolare ogni attività libera,e considera qst repressione un suo dovere,xkè gli è imposta dall’idea di conservazione..Chiunque mi mette le mani addosso x governarmi è un usurpatore e un tiranno..La rivolta permanente,con la parola,lo scritto,il pugnale,il fucile,la dinamite.Tutto va bene x gli anarchici,tutto fuorché qst legalità schiavizzante.
PATRIA MIA NN TI CONOSCO…
Faccio 1 critica nn alla patria o al patriottismo intesi come sentimento fraterno o attaccamento ai luoghi d’origine,ma ai limiti che pone l’attuale concetto di patria ai sentimenti di fratellanza,che causano guerre e conflitti tra le Nazioni.
Bisogna smuovere le menti dei patrioti da qst situazione di stagnazione.
Infatti x l’uomo primitivo,il concetto di patria si fermava alla propria famiglia vedendo negli altri nuclei familiari dei nemici da combattere.Solo dopo si accorse che essi nn rappresentavano un pericolo,ma degli esseri uguali a lui,con cui poteva mettersi d’accordo e aiutarsi a vicenda.Fu il primo segno di solidarietà umana e contribuì ad allargare e valorizzare il concetto di patria.Continuando nella sua evoluzione l’uomo continuò ad allargare sempre di più il proprio concetto di patria,includendo nella stessa sempre più persone.Si crearono cioè col tempo,prima villaggi e tribù poi popolazioni e regni fino ad arrivare al raggruppamento in nazioni,da cui nn si è più mosso.Vorrei quindi che si staccasse dal concetto nazionalista di patria x continuare l’evoluzione iniziata dall’uomo primitivo.Arrivare a considerare,come dice 1 famosa frase,Nst patria è il mondo intero.Ripudiare i confini nazionali xkè inutili e razzisti e prendere coscienza come l’uomo primitivo che i nstr simili sono in tutto e x tutto uguali a noi e che x qst nn devono essere considerati dei nemici o dei diversi.
Infatti l’amore e la solidarietà fra le persone nn deve avere confini,ma deve legare tutti gli individui senza distinzioni di razza,di colore o di luogo di provenienza.
Virginia d’Andrea,poetessa,gran donna,anarchica:”La solidarietà familiare è un egoismo di fronte alla solidarietà cittadina;qst è un egoismo collettivo di fronte alla solidarietà nazionale,la ql,a sua volta,è un egoismo rispetto agli uomini..d’oltre mare e d’oltre monte.
Il sentimento di solidarietà umana senza distinzioni di frontiere,è il meno egoistico,ed il più naturale di tutti gli altri.”
Dato che lo Stato opprime l’individuo e lo riduce in schiavitù,bisogna ribellarvisi,bisogna minare le fondamenta del suo dispotismo.Su cosa si basa principalmente l’ingiustizia sociale?
Primo-Sul furto,dato che,come ha detto Proudhon,”la proprietà è un furto”.Si tratta indi di recuperare i beni che la Società ci ha rubato,di dedicarsi a qll che gli illegalisti,coloro che vogliono,col ragionamento,vivere illegalmente,hanno battezzato col bel nome di”riappropriazione individuale”e che la Società naturalmente si ostina,nella sua malafede,a considerare furto.
Secondo-L’ordine sociale si fonda sul denaro.Sabotiamo la moneta e il principale pilastro dell’edificio crollerà.
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Il principio di trattare gli altri come si vuol essere trattati sé stessi,che altra cosa è,se nn il principio stesso dell’uguaglianza,il principio fondamentale dell’anarchia?E in ql modo soltanto si può giungere a credersi anarchico senza metterlo in pratica?
Gli anarchici nn vogliono essere governati.Ma,x qst fatto medesimo,nn dichiarono pure che gli anarchici nn vogliono governare nessuno?Gli anarchici nn vogliono essere ingannati,e vogliono che si dica sempre la verità.Ma,x ciò stesso,nn dichiarano anche che loro stessi nn vogliono ingannare nessuno e che s’impegnano a dire sempre la verità,tutta la verità?Gli anarchici nn vogliono che gli si rubi il frutto delle nstr fatiche,ma,x qst appunto,gli anarchici dichiarano di rispettare i frutti dell’altrui lavoro?
Con ql diritto,infatti chiederanno loro di essere trattati in maniera,qnd si riservassero di trattare gli altri in un modo completamente differente?Saranno,x caso,come il borghese che può trattare gli altri come meglio a lui piace?Il sentimento semplice di uguaglianza,anarchico,si ribella a qst’idea…fatelo anche voi ho siete solo x l’imperativo produco-consumo e crepo,in silenzio,se posso.
L’uguaglianza nei rapporti reciproci e la solidarietà che necessariamente ne risulta,ecco l’arma più potente del mondo animale nella lotta x l’esistenza.E l’uguaglianza è l’equità.
Col dichiararsi anarchici si proclama innanzi tutto di rinunziare a trattare gli altri come noi nn vorremmo essere trattati da altrui persone;di nn tollerare più la disuguaglianza che permetterebbe ad alcuni di noi di esercitare la loro forza o la loro astuzia o la loro abilità in 1 maniera che a noi medesimi dispiacerebbe.Ma l’uguaglianza in tutto,sinonimo di equità,è l’ANARCHIA stessa.Al diavolo “l’osso bianco”,il borghese che si arroga il diritto d’ingannare la semplicità altrui.E l’ometto medio come pecore ,bela compiaciutoO.O.Gli anarchici nn ne vogliono sapere e occorrendo, lo sopprimeranno. Nn è soltanto a qst trinità di Legge,Religione e Autorità che gli anarchici dichiarano la guerra. Col divenire anarchici si dichiara guerra a qst onda d’inganni,di astuzie,di sfruttamenti,di depravazioni,di vizii(di disuguaglianza,in 1 parola),sotto cui qst funesta trinità ha sommerso i cuori di noi tutti.Gli anarchici dichiarano la guerra a ql modo di pensare. Colui che viene governato, ingannato, sfruttato, prostituito e via di seguito,ferisce prima di tutto il sentimento di uguaglianza. Ed in nome dell’uguaglianza che gli anarchici nn vogliono più né prostitute, né ingannati, né sfruttati, né governati.
Gli si obietterà forse:”Ma se voi anarchici credete che si debbono trattare gli altri come vorreste essere trattati voi stessi,con ql diritto farete uso della forza,nn importa inql circostanza?Con ql diritto punterete i cannoni contro i barbari o i civili che invadessero il vstr paese?Con ql diritto spossesserete lo sfruttatore?Con ql diritto ucciderete,nn solamente un tiranno,ma 1 semplice vipera?”.
Con ql diritto? Che cosa intendete con qst parola barocca,presa a prestito dalla Legge? Volete sapere se io avrei coscienza di agir bene così facendo?Se coloro che io stimo troveranno che ho fatto bene? Qst chiedete? In tal caso la risposta anarchica è semplice.
Sì, certamente!
Xkè gli anarchici domandano di essere uccisi,come bestie velenose,qualora facessero un’invasione contro coloro che nn gli hanno fatto alcun male.Gli anarchici dicono ai loro figli,ai loro amici:”Uccidimi se io mi mettessi mai dalla parte degli invasori!”.
Sì, certamente!
Xkè gli anarchici chiedono di essere spossessati, se un giorno, mentendo ai loro principii, s’impadronissero di un’eredità, foss’anche caduta dal cielo, usandola x sfruttare gli altri. Sì certamente! Xkè ogni uomo di cuore chiede dapprima di essere ucciso se mai diventasse vipera, e che gli s’immerga il pugnale nel cuore se mai prendesse il posto d’un tiranno detronizzato.
Se100uomini che hanno moglie e bambini ve ne saranno 90 i ql,sentendo avvicinarsi la folla, cioè la perdità del controllo sulle loro azioni,cercheranno di suicidarsi x la paura di cagionare del male a coloro che amano. Ogni volta che un uomo di cuore si sente diventare pericoloso x coloro che ama,vuol morire prima che lo sia divenuto.. E x qst egli avrà coscienza di far bene, e lo seguirà l’approvazione di coloro che egli stima, se uccide la vipera o il tiranno.
Qst diritto di far uso della forza,l’umanità nn lo rifiuta mai a coloro che l’hanno conquistato,sia che esso venga usato sulle barricate o nell’ombra di un crocicchio(la storia insegna,1000 es. x dimostrarlo ).Ma ,xkè qst atto produca sugli spiriti un’impressione profonda,bisogna conquistare qst diritto. Senza di che, l’atto, utile o no, rimarrebbe un semplice fatto brutale senza importanza x il progresso delle idee. Nn vi si scorgerebbe che 1 spostamento di forze, 1 semplice sostituzione di 1 sfruttatore a un altro sfruttatore.
Ora parlerete ancora di caos? O.O già la nstr società, il nstr stile di vita è un caos, nn di certo l’ANARCHIA.
Dire che l’anarchia è caos,è un’ingiuria all’intelligenza. Pensate che il dizionario Garzanti ha modificato il vero concetto anarchico, pensate che manipolazione è sempre stata in atto, su un modo di vivere che è dentro ciascuno di noi, la vera essenza di essere umano, con raziocinio e libero arbitrio.
Vi ricordo che il sistema tecnologico-industriale ci ha resi incapaci di sopravvivere con le nstr capacità, ora siamo completamenti dipendenti dalle grandi organizzazioni. Ma qst è un discorso che riprenderò.
Il vero motto anarchico è”..la mia libertà finisce dove inizia la tua..”,certo anni di confusione hanno reso 1 cosa semplice ,completamente stravolta.
Effettivamente l’ignoranza nella società odierna nn ha limiti,gli anarchici vengono generalizzati in persone senza idee,pigri,drogati,sporchi,dei veri animali.A me sembra invece che siano i compiaciuti da divano,coloro che nn rinuncerebbero a nessun agio acquisito x il bene dell’umanità,ecco chi sono qll privi di idee o meglio privi di idee proprie.Possiedono solo qll inculcategli dalla società,false e superficiali,a cui ormai hanno legato la loro misera vita.Iqnoranti nel campo della libertà.
Coscienza ecco il segreto.
Qll come Hobbes hanno cercato di spiegare la differenza tra il bene e il male, con la legge. Sarebbe la legge che avrebbe sviluppato nell’uomo il sentimento del giusto e dell’ingiusto, del bene o del male, intendi?? certo che si^^.
Gli anarchici sanno che la legge ha semplicemente utilizzato i sentimenti sociali dell’uomo x fargli digerire, con i precetti di morale che accettava, ordini utili alla minoranza degli sfruttatori,contro i ql si ribella.La legge ha pervertito il sentimento di giustizia invece di svilupparlo. Gli ometti chiamiamoli utilitarii, vogliono che l’uomo agisca moralmente x interesse personale, e dimenticando i suoi sentimenti di solidarietà con la razza intera,i ql esistono,qlnq sia la loro origine.Un es. x spiegare completamente tutti i sentimenti morali:voi vedete un uomo che picchia un fanciullo,e sapete che il fanciullo soffre. La vstr immaginazione fa risentire a voi stesso il male che viene inflitto al bambino; oppure i suoi pianti, la sua faccia dolente ve lo dicono. Se voi nn siete un vile,vi scagliate sull’uomo che batte il fanciullo, e strappate qst dalle sue grinfie brutali.Più la vstr immaginazione è potente e meglio voi potrete immaginarvi ciò che sente un essere che si fa soffrire, e più intenso,più delicato sarà il vstr sentimento morale. Facendo ciò,sentendo, capendo il male che l’altro individuo sopporta, l’ingiuria che gli viene rivolta, l’ingiustizia di cui è vittima, e più voi sarete spinti ad agire x impedire il male,l’ingiustiza o l’ingiuria.Finchè qst modo di pensare e agire diventerà un’abitudine, ecco cos’è l’anarchia.
X finire anche se il discorso sarebbe appena iniziato, visto la vstr mancanza di libertà;), vi voglio far comprendere che gli animali sono più liberi e morali di noi uomini.Qnd studiamo il mondo animale e cerchiamo di renderci conto della lotta x l’esistenza che ogni essere vivente sostiene contro le circostanze avverse e contro i suoi nemici,noi constatiamo che più il principio di solidarietà egualitaria è sviluppato in 1 società animale ed è passato allo stato di abitudine,più qll società ha grandi probabilità di sopravvivere e di uscire trionfante dalla lotta contro le intemperie e contro i nemici. Più solidarietà esiste nei membri della società, meglio in loro tutti si sviluppano qst 2 qualità che sono i fattori principali della vittoria e di ogni progresso, da un lato il coraggio e dall’altro la libera iniziativa dell’individuo. E, al contrario, qnt più 1 data società o un dato piccolo numero di animali perde qst sentimento di solidarietà (accade in seguito a 1 miseria eccezionale, oppure in seguito ad 1abbondanza eccezionale di alimento), tanto più i 2 fattori di progresso, il coraggio e l’iniziativa individuale,diminuiscono,finiscono x scomparire,e la società,caduta in decadenza,soccombe innanzi ai suoi nemici. Senza mutua fiducia, nn vi è possibilità alcuna di lotta, né di coraggio, né d’iniziativa, né di solidarietà, e quindi nemmeno di vittoria! E la disfatta assicurata! Certo ho descritto la nstr attuale vita, imperante d’ignoranza,schiava di multinazionali che controllano governi e le pecore, belano.
Così vediamo come, osservando le società animali, nn già da borghesi interessati, ma da semplici osservatori intelligenti, si giunge a constatare come qst principio: “Tratta gli altri come a te piacerebbe di esser trattato da loro in circostanze analoghe”, si riscontri dappetutto laddove vi è società, e noi nn abbiamo 1 società,siamo omuncoli disperati,mammiferi egoisti. Se nn 6 anarchico,spero che ci arriverai ugualmente,mah,tiè;)
Nn rileggo mai i miei scritti,se ci sono errori è la colpa è del poco rhum!
Ricerca la coscienza, sconfiggerà la tua paura.
E ricordati che dove la filosofia kantiana ha fallito,la filosofia anarchica ha trovato la sua vera strada.
“La pianta nn può fare a meno di fiorire.Talvolta fiorire è,x essa,morire.Nn importa.il succo vitale sale sempre!”conclude il giovane filosofo anarchico.
Liberati dalle catene,nn sentirti schiava anche intellettualmente;ebbene,gli anarchici nn hanno paura di rinunciare allo sbirro,al giudice e alle sue condanne,rinunciano ad ogni specie di sanzione,ad ogni obbligazione della morale. Gli anarchici nn esitano a dire:”Fa ciò che vuoi, fa come vuoi”, a man mano che sarà illuminata e spoglia degl’impacci attuali, farà e agirà sempre in 1 certa direzione utile alla società, come pure siamo persuasi anticipatamente che il bambino camminerà un giorno coi suoi 2 piedi e nn a 4 gambe, semplicemente xkè è nato da genitori appartenenti alla specie Uomo.
Qst è consiglio e nel mentre gli anarchici lo danno,aggiungono:”Qst consiglio nn avrà valore che se tu riconosci da te stesso,con l’esperienza e con l’osservazione, che è buono da seguire”.
Gli anarchici lasciano a ciascuno il diritto di agire come gli sembra meglio,negandolo assolutamente alla società il diritto di punire chicchessia,x qlnq atto antisociale ch’egli abbia commesso,l’anarchico nn rinuncia alla sua capacità di amare ciò che gli pare buono,e di odiare ciò che gli sembra cattivo.Amare e odiare;xkè solo coloro che sanno odiare sanno anche amare;i fascisti conosco solo l’indifferenza,che tragica vita,qll del fascista
Gli anarchici nn domandano che 1 cosa: eliminare tutto ciò che, nella società attuale, impedisce il libero sviluppo di qst 2 sentimenti,tutto ciò che aliena il nstr giudizio: lo Stato, la Chiesa, lo sfruttamento; il giudice, il prete, il governo, lo sfruttatore.
Barabbaftw o abbarabwtf
“OGM” di Rsw
Ho letto alcuni tuoi interventi sugli OGM dai quali ho evinto (senza offesa che hai una scarsissima conoscenza in fatto di materie biologiche, il trasferimento di materiale genetico da regni diversi e’ un processo assolutamente naturale, quindi non ha alcun fondamento il tuo ragionamento “se la natura li tiene distinti un motivo ci sarà, perchè semplicemente da un punto di materiale genetico e’ vero il contrario. Non ha neanche un ragionamento della serie “se fa male alla piralide fa male anche a noi”, perchè si tratta di animali diversissimi, una sostanza puo fare male agli insetti e non fare male all’uomo e viceversa.
In generale siccome ti ritengo un utente valido, ti consiglio di focalizzare la tua attenzione su fatti seri (es. l’operato delle multinazionali farmaceutiche) e non sui mulini a vento (es. OGM)
Utente:Rsw 08:33, 20 mag 2010
Risposta:
Pensavo di scrivere qualcosa sugli OGM, ma proprio la voglia non mi viene ed è un argomento che non merita ulteriori approfondimenti. E’ stato già detto abbastanza nella discussione tra me, Nessuno e Rsw.
Utente:Altipiani azionanti 16:21, 13 ott 2010
“Perché Anarcopedia si può ritenere uno spazio libertario e Facebook NO” di Altipiani azionanti
In risposta all’intervento epilogo? by Pinco apparso su piemonte.indymedia.org e ai compagni del Gruppo Anarchia Facebook/Evento 22 maggio in generale nei commenti alla pubblicazione del Comunicato del Collettivo Anarchopedia.
Caro Pinco, da Anarchopediano mi preme risponderti solo sulla questione in oggetto, ovviamente a livello personale, perché sulla vicenda del Comunicato di Archopedia e sull’ uso strumentale dei comunicati ufficiali in generale, non essendo daccordo, non mi interessa in questo momento rispondere, anche perché la mia visione a riguardo è ben illustrata nelle pagine del Collettivo ed in quelle di INGRESSO LIBERTARIO. Ritornando, dunque, all’oggetto di questo mio intervento, mi permetto di farti osservare che l’anarchismo si pratica innanzitutto su spazi e con modalità adeguate. Anarchopedia, pur essendo fondamentalmente un ambizioso progetto di enciclopedia anarchica online, ha basato, a differenza di Wikipedia, la sua politica di partecipazione a chiunque e senza l’obbligo della registrazione. Possiamo dire lo stesso di Facebook? No, di certo. Seppur il “gruppo Anarchia FB” abbia deciso di rendere pubblici gli interventi, in realtà così non è, perché quando si clicca sui singoli post, poi si è obbligati a registrarsi per poterli visionare e partecipare, o anche per visionare semplicemente le discussioni: mi dispiace doverti dire che fino a quando Facebook sarà cosìfatto, un qualunque anarchico che tenga ai principi dell’anarchia ispirati fondamentalmente alla libera comunicazione, non sarà mai motivato a parteciparvi, anzi… La questione di metodo, in questi casi, è di vitale importanza. Diciamo che quindi il vostro è un gruppo privato, di nicchia, pur con le contraddizioni evidenti di cui sopra di gruppo anarchico. Saremmo ben lieti di discutere e partecipare alle vostre discussioni, ma dato che ciò non può materialmente avvenire sul vostro spazio, allora sarà forse il caso che voi veniate a interloquire sul nostro. Non se ne può fare una colpa ad un compagno se poi decide di non voler entrare a far parte della grande famiglia di Facebook, solo perché non vuole o vuole restare dietro un nickname e anche questo fa parte dei principi libertari. Pensa che io, per altro, non ho condiviso neanche il principio di rilasciare i contributi di Anarchopedia sotto la licenza di default Copyzero, essendo un accanito sostenitore del PDA (=Pubblico Dominio Anarchico) che è, per sua natura anticopyright e a cui si ispira invece INGRESSO LIBERTARIO. Poi ovviamente i gruppi di persone sono fatti da individui con i quali ci si deve confrontare personalmente, mettendo da parte tutti gli stereotipi e le appartenenze e di sicuro chi si dice libertario e poi dà grande importanza all’ufficialità nelle azioni, per me si contraddice solo. Spero che questo sia solo l’inizio di una forma costruttiva di discussione e collaborazione.
Altipiani azionanti
“Il gruppo: partire da se stessi per arrivare a se stessi attraverso il confronto/scontro” di Altipiani azionanti
Sempre a riguardo della supposta manifestazione anarchica Facebook del 22/Maggio, visti gli ultimi risvolti, mi sento in dovere di intervenire da collaboratore Anarchopediano quale sono ancora e non certo per difendere la decisione, da me contrastata e considerata infausta, del Collettivo di Anarchopedia di voler pubblicare un siffatto comunicato. Tale contrasto è stato all’origine della mia triste decisione di abbandonare il Collettivo (ma è evidente che questa è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso). Ho avuto anche modo però di criticare, sempre su INGRESSO LIBERTARIO (sulla manifestazione del 22 maggio a Roma) la quanto mai inedita decisione di vedere proposta una manifestazione anarchica collettiva, da un luogo virtuale quale Facebook, dal quale chiunque, che sia dotato di un minimo di coscienza libertaria, capisce per lo meno quanto possa essere contradditorio e inverosimile che una tal cosa avvenga.
Ma io provengo dal postmoderno e mi piace varcare i limiti del possibile, stupire ed essere stupito (quest’ultimo solo con la t e non anche con la d); ciò, al di là dei soliti fascistelli che si saranno potuti infiltrare nel gruppo FB (anche tra gli amministratori stessi del gruppo anarchico 22/Maggio a quanto pare), mi è parsa una bella sfida e soprattutto, dal punto di vista libertario, mi è parso addirittura più interessante che una tale manifestazione fosse avanzata da un gruppo spontaneo nascente, piuttosto che dalla solita referenziata FAI che ormai viene interpellata anche da qualcuno di noi come fosse il nostro segretariato politico, la nostra Sibilla Cumana. Io non ho fatto il 68, ma bensì il 78, l’88, il 98… (chissà poi perché finiscono tutti con 8 gli anni di battaglia?! Forse perché succede sempre il 48 o perché manca Lancillotto?!), e da queste poche esperienze di militanza ho appreso (ma direi meglio confermato) tre o quattro semplici cosine come ad esempio: Diffidare sempre di chi parla a nome degli altri – Diffidare di chi si ostina a parlare a nome degli altri, anche quando gli altri volontariamente tacciono – Non parlare mai a nome degli altri anche se è quello che gli altri vorrebbero da te. Io poi ho fatto una mia personale sintesi di queste poche, piccole, certezze in un unico enunciato: Comincia col diffidare se vorrai mai, un giorno, arrivare a stimare. Credo che un gruppo di persone abbia valore solo quando ogni componente riconosca valide le proprie e le altrui idee personali e contemporaneamente ognuno conservi sempre la libertà di agire in nome e per conto proprio. Ecco quanto. Questo per dire che il grande primo passo del diffidare è stato fatto e reciprocamente; ora vediamo se possiamo passare al passo successivo… ma forse questo lo sapremo solo dopo il 22/Maggio. Però lasciatemi anche aggiungere che il Gruppo Anarchia Facebook, (almeno fino all’epoca in cui è nato e per cosa diceva) è (per meglio dire era) una grande cavolata… Purtuttavia qualcuno ora comincia a stupirmi, solo non vorrei mai che fossero i soliti noti!
Altipiani azionanti.
Commenti
Tu non sei uscito da Il Collettivo, perchè chiunque collabora con anarchopedia (fosse anche per corregere gli errori di ortografia) è un anarchopediano. Tu non vuoi partecipare alle discussioni, che è altra cosa. Vorrei però chiederti se ritieni il nostro comunicato infamante o altro. Non ci sono aut aut da parte nostra, ci sono critiche che vogliono essere costruttive e basta.
Utente:Nessuno 08:37, 8 mag 2010Ti ringrazio per l’intervento e alla tua domanda rispondo si e no. Mi spiego meglio. Nei contenuti il comunicato non è assolutamente infamante, ma semmai diffidente nei confronti di azioni o proposte provenienti da ambienti (quale Facebook) che notoriamente, fino ad ieri, non hanno avuto nulla a che fare con quelli anarchici e nei quali, è ormai pacifico, ci siano (state) infiltrazioni di soggetti poco graditi. Mi sembra dunque quanto meno legittimo che anarchici di altri ambienti, si ritengano in diritto per lo meno di criticare o avanzare sospetti a riguardo…soprattutto perché stimolati, seppur indirettamente, a dire la propria riguardo all’eventuale decisione di parteciparvi o meno. Dare per scontato che tali ambienti siano assolutamente inidonei per la discussione anarchica, mi sembra però solo un inutile pregiudizio, anche se ciò traspare appena dal comunicato. Quello che per me è invece diffamante, ma nei confronti degli anarchopediani e degli anarchici anonimi che vi collaborano, è l’aver voluto usare il mezzo (per me poco libertario) del Comunicato ufficiale nell’ambito di un progetto (quello di Anarchopedia) che vive di contributi individuali conformemente a quelle che sono le scelte di ognuno, progetto che avrebbe dovuto preservare tale carattere libertario, e quindi al di là dall’essere un fenomeno collettivo di “conformazione”di massa, come lo sono in generale tutti gli altri gruppi “democratici” di rappresentanza e di impegno sociale. Ripeto che non c’era motivo di scadere in questo inutile errore (che non è solo di leggerezza) di voler emettere un comunicato ufficiale, proprio perché Anarchopedia, a mio modesto avviso, non possedeva e non doveva possedere un carattere di rappresentatività ufficiale che sminuirebbe solo la valenza libertaria e partecipativa al progetto stesso. Insistendo nel voler emettere il e l’unico comunicato ufficiale, si è, a mio modesto parere, solo: screditato e svilito l’impulso individuale e creativo che contraddistingue tutti i collaboratori al progetto; creato l’inutile ipocrisia di una posizione ufficiale basata in pratica solo su una minoranza; costretto gli altri a schierarsi con pressappochismo su un tema, (qual’è facebook), che di fatto è un fenomeno reale e che andrebbe semmai approfondito o trattato semplicemente in maniera diversa, con più apertura e riguardo; si è, in ultima analisi, causato solo inevitabili reazioni di contrasto che puntualmente si sono verificate sia dentro che fuori Anarchopedia. Comunque ti garantisco di restare Anarchopediano ma, certamente non farò più parte di un Collettivo che intenderà agire in questo senso.
Utente:Altipiani azionanti 10:03, 8 mag 2010Ma questa tua idea di collettivo (fatto di migliaia di utenti registrati che non hanno mai detto “bù”) come vogliamo definirla? Io, per utilizzare la terminologia che utilizzi tu, la definirei minoritaria, anzi, altipianica. Dunque? Secondo te dovrebbe prevalere la tua idea di collettivo su quella espressa nel manifesto? Non credo. Penso che tu non vorresti mai far prevalere la posizione di uno su quella di 2 o 3 o 4… Al limite, se proprio uno non accetta compromessi, gli consiglieresti di crearsi il suo ingresso libertario, anzi, di venire nel tuo ingresso libertario.
Utente:K2 11:25, 8 mag 2010Bù!
Utente:Altipiani azionanti 14:06, 8 mag 2010Ah, scusa se non avevo capito: Leviathan
Utente:K2 14:25, 8 mag 2010
“Antiaporìa della musica” di Altipiani azionanti
Il linguaggio musicale si nutre di una miriade di sonorità ed è regolato da una sofisticata sintassi. Si differenzia dal linguaggio verbale per l’assoluta mancanza di aporia.
La semantica puramente soggettiva del suono si libera dal giogo della logica e dalla sua presunzione di infallibilità: si concede in modo sublime alle condivisioni ed esplora quella parte dell’essere sommerso, che è in sé sostanza e non semplice formalità.
Una sorta di unicità stirneriana che sovrasta sul misero mondo delle possibilità.Altipiani azionanti
“Antiaporìe” brano sonoro di Altipiani azionanti; durata 6 min.
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